
A differenza di un sottotitolo che occhieggia alla malattia, questo libro è un romanzo straordinario sulla definizione del sé, sulla crescita, sulla difficoltà di relazione con il mondo adulto e di costruire e affermare la propria indipendenza. Tutto questo in uno scenario di personaggi veri e forti, e in un paesaggio di prati e foresta che ascoltano il muoversi del mondo umano in una relazione densa, empatica, fantastica eppure reale. E sì, in uno scenario come questo ci sono delle grandi domande sulla malattia, su una malattia che rischia di cancellare ricordi per poter far guarire, un libro forte, destinato a porre grandi domande e a lasciare con la sensazione di essere stati coccolati dalla delicatezza delle parole. Peter e Anne , lui che scappa da una casa troppo affollata, lei da troppe attenzioni e sì, selvaggia e viva come è, è una ragazza di Wish, o meglio di Make-a-wish, l'Associazione che fa realizzare un desiderio ai bambini il cui tempo di vita si crede sia limitato e non potranno divenire adulti. Una wishgirl con dentro una leucemia che può provare a sconfiggere solo con una operazione che cancellerà però la persona che è divenuta in dodici anni, e con pensieri di fuga e di libertà. Ma quanta libertà si può avere del decidere della propria vita e della propria morte a dodici anni?
Nikki Loftin
Wishgirl
Mondadori
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