
Un libro di cui è persino difficile parlare, bisognerebbe falo in punta di piedi, la paura di scadere nella banalità.
Il libro si apre con una condizione da romanzo d'altri tempi, unn fratello e due sorelline rimangono orfani, e parenti rimasti si trovano a volerseli quasi dividere, senza capire la forza del loro legame.
La loro sicurezza è il rimanere insieme eppure un giorno Simeon, il più grande, il fulcro per maturità e ironia di questo gruppo, si ammala di leucemia, e nel vivere la malattia sarà dal suo letto che riuscirà a dare coraggio, con la maturità di un adolescente che guarda il mondo adulto e le sue contraddizioni, a chi gli è intorno.
Un romanzo davvero unico, senza età o etichetta possibile, se non quella di un'ode alla vita e alla verità.
Marie-Aude Murail
Oh, boy!
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